Olio extravergine di oliva
Guida all'acquisto

Notizie&Curiosità 08 dic 2020

Questa mattina ero al supermercato e ho notato una ragazza che, davanti allo scaffale dell’olio, mostrava segni di incertezza, non capivo quali fossero le sue perplessità così, incuriosito, mi sono avvicinato per dare un occhio. Lo scaffale era pieno di oli, bottiglie chiare, bottiglie scure, persino bottiglie trasparenti, latte di ogni colore e forma, insomma un vero incubo per chi non conosce alcuni piccoli stratagemmi utili a capire quale sia l’olio migliore. Le ho chiesto se volesse un consiglio e le ho spiegato alcuni trucchi da tenere a mente.

Tornando a casa riflettevo su quante persone in realtà non sappiano riconoscere un olio di qualità e non sappiano distinguere gli escamotage trovati dalle aziende per vendere meglio, così ho pensato di scrivere una piccola guida per chi non sa nulla di olio.

Le cose da tenere a mente sono poche alcune più tecniche altre meno, vediamole insieme:

La confezione, è importantissima per il filtraggio della luce, quindi prediligi bottiglie scure, preferibilmente con tappo anti-rabbocco, e latte in acciaio inox, o per chi preferisse, le confezioni bag-in-box. Io sinceramente preferisco il gusto classico di una bottiglia scura.

L’etichetta, importante è leggere che ci sia scritto “olio extravergine di oliva”, informazioni sulla categoria dell’olio e sulla sua spremitura ad esempio l’estrazione a freddo, e per finire l’origine del prodotto, il nome del produttore, l’anno di raccolta delle olive, il lotto di appartenenza e la tabella nutrizionale.

Origini e certificazioni, sicuramente sono da prediligere oli italiani, distinti per certificazioni come “DOP”, “IGP” e del biologico, sottoposti a continui controlli di qualità, rispetto a oli provenienti dalla Spagna dal Marocco o dalla Grecia

La capacità delle confezioni, l’olio EVO può essere venduto in confezioni non superiori a 5l per il privato e 25l per i ristoranti, che per giunta sono tenuti a utilizzare l’olio in latta solo in cucina. In sala è d’obbligo il tappo anti-rabbocco

Acidità e perossidi, sono indicatori di qualità da tenere in considerazione, anche se non vengono riportati sulle etichette. Un buon produttore è sempre disposto a fornire in trasparenza questi dati quando richiesti. Vi do dei riferimenti schematici giusto per controllare una corrispondenza. L’acido oleico non deve superare gli 0,8g/100g, un olio di ottima qualità non arriva a 0,5g. I perossidi non devono superare i 20 meq O2/kg

Prezzo al litro, è sicuramente l’indicatore più facile da percepire, un buon olio extravergine di oliva non può costare meno di 8€/l, ovviamente in alcuni casi si hanno prezzi anche notevolmente più alti. Questo perché ogni zona ha delle caratteristiche diverse, sia per composizione del territorio, che per marketing territoriale o difficolta nella raccolta.

Il sapore, ovviamente è il test finale, nonché il più piacevole. Anche tu che hai ammesso poco fa di non capire molto di olio, puoi capire se un olio è buono assaggiandolo.

Aprendo il tappo noterai delle note floreali, anzi vegetali, come quello dell’erba appena tagliata o il profumo delle olive, mentre assaggiandolo noterai delle note piccanti e amare, sintomo di qualità.

Un consiglio che mi sento di riservarvi è di scegliere sempre oli italiani, sia perché siamo i produttori di olio migliori al mondo, che per sostenere le aziende italiane.

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